Ormai siamo alla frutta... secca!
In Puglia oltre trenta operatori della ristorazione e baristi pronti ad offrire un caffè, un antipasto, un piatto o un calice di vino, in cambio di una tessera elettorale vidimata dallo scrutatore. In tutta Italia "tassinari" improvvisati disposti gratuitamente a portare gente al seggio elettorale, vecchiette, diversamente abili e alcoolisti anonimi (senza patente).... tutto in nome della democrazia. Ma siamo sicuri? Questi comportamenti una "volta" erano considerati al limite del legale, parliamoci chiaro, se questi comportamenti si verificano alle elezioni politiche o comunali si urla allo scandalo per ovvi motivi, perché gli stessi comportamenti durante una tornata referendaria debbano essere tollerati e sbandierati come avanzo di civiltà e senso di democrazia?
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