Sulle Elezioni comunali di Roma 2016

Spunti di riflessione politica a seguito del soggiorno romano. Due mesi fa scrissi un paio di cose, un pò profetiche ma credo sensate, ad esempio scrissi che Roma non è una città qualsiasi e che Roma non va amministrata ma bensì governata. Scrissi pure che il fronte moderato così diviso non andava da nessuna parte, i vari Storace, Meloni-Salvini, Bertolaso e Marchini così divisi altro non facevano che spianare la strada al M5S! Arrivai persino a formulare l'ipotesi che fosse una strategia ad hoc per affossare definitivamente il M5S facendolo vincere e boicottandolo in seguito! Ritenevo in ultima analisi che il fronte moderato si potesse compattare solo ed esclusivamente nell'appoggio al candidato Marchini, il quale è l'unico che vincerebbe con la Raggi in caso di ballottaggio. Oggi prendo atto che la mia profezia si è parzialmente avverata, infatti sia Bertolaso (notizia appresa sul quotidiano romano il Tempo stamattina) sia Storace (indiscrezione di un amico della destra romana) siano concordi nel ritirare la candidatura e appoggiare Marchini. Adesso basta solo il passo indietro della Meloni (che potrebbe comunque ricoprire il ruolo di vicesindaco) e il gioco è fatto! La trattativa è così in fase avanzata che ormai è all'attenzione di tutti, un centro destra compatto scalzerebbe la coalizione di centrosinistra ed andrebbe al ballottaggio contro la sicura Raggi, quotata in testa ai sondaggi della capitale. Se va in porto la trattativa gli scenari sono due: o vince Marchini! o vince la Raggi ma a differenza del primo non avrà nessuna maggioranza in seno ai numerosi municipi di Roma, con il nefasto risultato che porterà alla completa dissoluzione del consenso pentastellato. Ho un unico dubbio: Verdini adesso che scelta farà? Giacchetti o Marchini?